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Consorzio dei Possidenti

Tipologia: ente funzionale territoriale
Cronologia: 1906
Il Consorzio dei Possidenti nasce nel 1906, incamerando il locale Monte Frumentario. L’ente, formato dalle comunanze fra le famiglie proprietarie di fondi rustici, residenti e domiciliate nel Comune di Monteleone, amministra i beni terrieri comunali e provvede al loro usufrutto collettivo.
Il Consorzio dei Possidenti di Monteleone di Spoleto nasce ufficialmente nel 1906, incamerando il locale Monte Frumentario. L’ente, formato dalle comunanze fra le famiglie proprietarie di fondi rustici residenti e domiciliate nel Comune di Monteleone, amministra i beni terrieri comunali e provvede al loro usufrutto collettivo. Il patrimonio è costituito: dall’uso di quattro montagne, dal terreno seminativo in area comunale e da due fabbricati (la Casa Civica di fianco al Teatro Comunale e l’ex Monastero di Santa Caterina), cui si aggiungono le Chiese della Croce e della Madonna delle Grazie.
Dalla fine del XVIII secolo ci si indirizza verso la demanializzazione e vendita dei beni comunitativi, con affermazione dell’emergente classe borghese (a Monteleone primeggiano i Torlonia). Nel 1894 è emanata una legge che obbliga alla costituzione di associazioni agrarie per il riconoscimento degli usi civici.


Il Consorzio dei Possidenti di Monteleone di Spoleto nasce ufficialmente nel 1906 (con atti emessi anche in precedenza, dal 1867). La sede dell’ente, che raccoglie un discreto archivio storico, fondamentale per lo studio della trasformazione storica del territorio nell’arco degli ultimi tre secoli, è posta al civico n.4 di Largo Carlo Innocenzi (già Piazzetta Spoletina), in corrispondenza dei baluardi di San Giacomo.
Fin dalla sua fondazione incamera il locale Monte Frumentario, istituzione benefica che nasce nei vari territori comunali a partire dalla fine del Quattrocento per il prestito di cereali, a prezzi di favore, ai contadini meno abbienti e ad altre pie istituzioni socio-laicali.
Il Consorzio è formato dalle comunanze fra le famiglie proprietarie di fondi rustici di qualsiasi entità e valore, che hanno residenza e domicilio nel Comune di Monteleone. Lo scopo primario è quello di amministrare i beni terrieri comunali e provvedere al loro usufrutto collettivo, tutelandone i diritti agli “usi civici” da parte dei consorziati (l’uso civico nasce in età feudale come diritto della collettività al godimento di alcuni terreni sotto forma di caccia, pascolo, legnatico, semina e di altre forme di sfruttamento debitamente disciplinate. Un diverso sviluppo si ha nel corso del Novecento, quando ci si indirizza verso l’affrancamento e la privatizzazione delle terre di demanio civico). Al Consorzio di Monteleone, oltre ai terreni coltivabili, viene affidato il controllo dello sfruttamento delle aree boschive e di quelle per il pascolo.
Il patrimonio dell’ente è costituito, fin dalla sua fondazione: dall’uso di quattro montagne, dal terreno seminativo in area comunale e da due fabbricati nel paese (la Casa Civica di fianco al Teatro Comunale e l’ex Monastero di Santa Caterina), cui si aggiungono in seguito le Chiese della Croce e della Madonna delle Grazie.
Il primo articolo del Regolamento amministrativo del 14 ottobre 1906 afferma che l’ente “trae origine da una convenzione stabilita tra i possidenti del Comune di Monteleone di Spoleto, ivi domiciliati e residenti, e la Congregazione del Buongoverno, dopo l'incameramento dei beni comunali avvenuto in forza del motu proprio di Pio VII del 1801”.
Dalla fine del XVIII secolo ci si indirizza, infatti, verso la demanializzazione dei beni comunitativi e la loro vendita per l’estinzione dei debiti comunali. L’emergente classe borghese acquista molte di queste proprietà. Con la nascita dello Stato italiano non si verificano sostanziali cambiamenti, venendo garantito il diritto alla proprietà fondiaria e affidando i beni collettivi alla gestione dei Comuni. Nel 1894 è emanata una legge di riordino degli usi civici nell’ex Stato pontificio e nell’Emilia, che obbliga, per il riconoscimento di tali diritti, alla costituzione di associazioni agrarie. Queste, a seconda della località, assumono differenti denominazioni (Comunanza, Università, Consorzio).
A Monteleone dal XIX secolo primeggia tra i proprietari terrieri la famiglia Torlonia, cui dal 1906 si affianca il neo nato Consorzio.