Monteleone: tra Rito & Mito

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Piazza del Mercato

Tipologia: piazza cittadina
Cronologia: XVI secolo
La Piazza del Mercato nasce nel XVI secolo, con lo spostamento della vita amministrativa e sociale dal castello feudale all’area più a valle, divenendo il nuovo fulcro della vita cittadina e accogliendo, sotto il suo porticato coperto, le coppe comunali con le misure garantite dallo Stato.
La Piazza del Mercato ha la sua origine nel secondo quarto del XVI secolo, con il graduale spostamento della vita amministrativa e sociale dall’antico castello feudale all’area più a valle. L’elezione al soglio pontificio di Pio IV (25 dicembre 1559) rappresenta per la comunità di Monteleone di Spoleto l’inizio di un periodo aureo, attestato da una forte ripresa edilizia, economica e sociale. La graziosa piazzetta, circondata dai più importanti uffici della vita civile ed ecclesiastica, diventa fulcro della vita cittadina.
Accanto sorge un porticato coperto, sotto il quale vengono allineate le coppe comunali (pietra delle misure pubbliche garantite dallo Stato), con triplice vasca che permette l’esatto apprezzamento dei solidi. Il loggiato, ristrutturato nel tardo Novecento, dialoga con la piazza tramite due arconi e presenta una quota interna di calpestio più bassa, corrispondente al piano antico. Sotto il portico sono altri frammenti erranti (una vasca di pietra rettangolare e un lastrone lapideo).

Attraverso l’ingresso della pittoresca Torre dell’Orologio si accede al nucleo più antico del borgo, che si sviluppa in un labirinto di vicoli, secondo un tipico impianto urbanistico medioevale.
In corrispondenza delle mura, sulla sinistra, oltrepassata la Torre civica, che domina il borgo rinascimentale sottostante, ci si trova in una graziosa piazzetta, meglio conosciuta come Piazza del Mercato.
La sua origine e formazione va ricercata nel secondo quarto del XVI secolo, con il graduale spostamento della vita amministrativa e sociale dall’antico castello feudale all’area più a valle, occupata dalla chiesa di Santa Maria Assunta (comunemente nota come San Francesco), in prossimità dell’antico Palazzo dei Priori (oggi parte del Teatro Comunale “Carlo Innocenzi”).
Con l’elezione al soglio pontificio di papa Pio IV (25 dicembre 1559), la comunità monteleonese inizia un periodo aureo, attestato da una forte ripresa edilizia, economica e sociale. La pacificazione di spinose questioni politiche e territoriali, che minavano la quiete e l’attività economica cittadina, porta all’incremento degli scambi.
Il mercato ha dunque il suo nuovo epicentro in una piazza appositamente realizzazione in un ripiano soprastante le mura e circondato dai più importanti uffici della vita civile ed ecclesiastica. A lato della porta-torre, viene eretto un porticato coperto, sotto il quale vengono allineate le coppe comunali, ovvero una pietra delle misure pubbliche garantite dallo Stato. La triplice vasca, permette l’esatto apprezzamento dei solidi, evitando le frodi di avventori o commercianti disonesti. Le grandezze di riferimento variano di luogo in luogo, tanto che negli stessi Stati preunitari e anche fra Comuni diversi si necessita di “tavole di ragguaglio” per pesi e misure.
Oggi la difficoltà è sia nel conoscere l’esatto valore di un’antica unità di misura sia nel determinarne il valore specifico nell’area geografica d’interesse, poiché una stessa denominazione può avere corrispondenze diverse da zona a zona. Per i cereali la base, da cui si ricavano i vari sottomultipli, è il rubbio (anch’esso di valore oscillante).
Il loggiato, che dialoga con la piazza tramite due arconi a sesto ribassato, presenta una quota interna di calpestio più bassa, corrispondente al piano antico della piazza. È stato ristrutturato negli anni Ottanta del Novecento, quando fu sopraelevata la copertura e innalzata la bassa porticina laterale di collegamento alla torre. Sotto il portico hanno trovato ricovero altri frammenti erranti, quali una vasca di pietra di forma rettangolare e un lastrone lapideo.