Monteleone: tra Rito & Mito

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Monte Frumentario

Tipologia: ente di assistenza e beneficenza
Cronologia: XVI-XX secolo (ante 1906)
Il Monte Frumentario è istituito a Monteleone verso il XVI secolo per il prestito dei cereali; nel 1906 confluisce nel Consorzio dei Possidenti. Il palazzo dell’ente conserva un bel portale cinquecentesco a bugnato, con stemma civico e motto “MODERATA DURANT” (Le cose moderate durano).
Il Monte Frumentario è un ente benefico-assistenziale diffuso dalla fine del XV secolo fino all’Unità italiana. Per contrastare le speculazioni sui cereali, purtroppo ingenti a causa dei cattivi raccolti, nascono i Monti Frumentari, che prestano sementi ad un basso tasso d’interesse. Con la nascita dello Stato unitario, l’ente è assorbito da altri istituti. La sua attività a Monteleone di Spoleto è documentata dal 1770 al 1906 (assorbito dal Consorzio dei Possidenti).
Il Palazzo del Monte Frumentario, oggi di proprietà privata, reca un bel portale cinquecentesco, con gli stipiti e il soprastante arco lavorati a bugnato. Al centro dell’arco è lo stemma comunale anteriore al 1559 (con leone su tre monti che stringe una spiga di grano). Nel fregio della soprastante trabeazione è inciso il motto: “MODERATA DURANT” (Le cose moderate durano), che, diffuso nei secoli e presente anche su un caseggiato di Ruscio, è forse da ricondursi a Solone, legislatore e poeta greco del VII-VI secolo a.C..


Il Monte Frumentario è un ente a carattere benefico-assistenziale diffuso dalla fine del XV secolo fino all’Unità italiana. In tale periodo, come ancora oggi, i cereali (e il grano in particolare) costituiscono la materia prima irrinunciabile per l’alimentazione. In un’economia essenzialmente agricola, i contadini sono disposti a indebitarsi pur di ottenere le sementi in tempi di cattivo raccolto, che risultano assai frequenti a causa del frazionamento delle proprietà, dell’assenza di tecniche di coltivazione e concimazione adeguate, della diffusione di carestie e pestilenze. Per contrastare le speculazioni sul prezzo delle sementi e le condizioni usuraie di pagamento, cui gli agricoltori erano spesso costretti, nascono i Monti Frumentari, che prestano sementi ad un basso tasso d’interesse (generalmente si restituiva una quantità di raccolto di poco maggiorata). Tutt’altro che rari sono, però, i casi di insolvenza, che minano la stabilità di queste istituzioni e rendono necessari vari interventi governativi. Con la nascita dello Stato unitario, i Monti Frumentari sono assorbiti da altri istituti e la loro attività viene progressivamente a cessare.
La più antica documentazione del Monte Frumentario di Monteleone di Spoleto, conservata presso il Municipio, ne sancisce l’attività dalla seconda metà del XVIII secolo (1770), ma la sua istituzione sembra essere ben più antica. L’ente viene infine assorbito, nel 1906, dal locale Consorzio dei Possidenti.
Nel borgo, al n. 12 di via Cesare Battisti, è il Palazzo del Monte Frumentario. Oggi di proprietà privata, reca un bel portale cinquecentesco, con gli stipiti e il soprastante arco lavorati a bugnato, ornati di vari motivi decorativi posti all’interno di cerchi. Al centro dell’arco è lo stemma comunale (anteriore al 1559, poiché il leone, scolpito a mezzobusto e posto su tre monti, stringe tra le zampe una spiga di grano anziché le chiavi papaline, che appaiono nell’insegna civica dopo tale data), mentre ai lati sono presenti a rilievo due testine di angeli con ali. Nel fregio della soprastante trabeazione è inciso il motto: “MODERATA DURANT” (Le cose moderate durano), la cui diffusione è ampiamente attestata nel corso dei secoli in diversi contesti ed è infatti presente anche su un caseggiato nella frazione di Ruscio. Un testo fiorentino del Settecento lo riconduce a Solone (“Moderata durant, diceva Solone al suo contadino, quando egli aveva tanto carico l’asino, che crepò sotto la soma”), figura di spicco del VII-VI secolo a.C., legislatore e poeta greco noto per la saggezza nel giudicare.