Monteleone: tra Rito & Mito

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Casa di Carlo Innocenzi

Tipologia: struttura abitativa
Cronologia: XVIII - XX secolo
Il noto compositore Carlo Innocenzi (Monteleone di Spoleto, 1899 - Roma, 1962) nel 1952 dedica alla terra natia la canzone “Un saluto al mio Paese”. A Monteleone il ricordo del maestro rivive attraverso i racconti dei compaesani, la toponomastica locale e l’abitazione in passato di sua proprietà.
La casa monteleonese di Carlo Innocenzi (oggi di proprietà Venanzi) è sita in via del Carmine e conserva ancora al suo interno alcuni ricordi e testimonianze del maestro, che nasce a Monteleone di Spoleto il 29 maggio 1899 e muore a Roma il 24 marzo 1962.
Noto per le sue composizioni musicali, con testi in gran parte scritti dalla moglie Sonia Pearlswig (1910-1981), in arte Marcella Rivi, dedica alla sua terra natia la canzone “Un saluto al mio Paese”, colonna sonora del film “Nessuno ha tradito” (1952). Il suo nome entra nella toponomastica monteleonese, dove gli viene intitolato il Corpo Bandistico, il largo già “Piazzetta Spoletina” (nel 1999, in occasione del centenario dalla nascita) e il Teatro Comunale (nel 2012, il cinquantenario dalla sua scomparsa).


Carlo Innocenzi nasce a Monteleone di Spoleto il 29 maggio 1899.
Noto per le sue composizioni musicali, con testi in gran parte scritti dalla moglie Sonia Pearlswig (1910-1981), in arte Marcella Rivi, dedica alla sua terra natia la canzone “Un saluto al mio Paese”, colonna sonora del film “Nessuno ha tradito” (1952):
 
Da tanto tempo non salivo su quel monte
ma un giorno il cuore mi trascinò.
Sii benvenuto - "disse il vento", e già la fonte
mi riconobbe, per me cantò!
Mentre una bimba dalle trecce bionde
un mio passato amor mi ricordò.
 
M'hanno detto al mio paese
che vorrebbero ascoltare una canzone
e per Monteleone stasera canterò!
Son tre chiese dieci case,
ma son buone e generose le persone,
ed a Monteleone il cuore manderò!
 
Rivedo ancor la sabbia d'oro del ruscello
dove monello mi sdraiavo per sognar,
mentre cantava il campanile nella valle
e mille stelle cominciavano a spuntar!
 
Per un piccolo paese questa sera
sento tanta nostalgia,
casa di mamma mia,
mio dolce focolar!
 
Per un piccolo paese questa sera
sento tanta nostalgia
casa di mamma mia,
non ti potrò scordar!
 
Centinaia sono le colonne sonore scritte per documentari e film di successo. Vincitore di vari premi e riconoscimenti, tra le canzoni più note ricordiamo: “Mille lire al mese” (1938), “Addio sogni di gloria” (1950), “Portoncino di Testaccio” (1953) e “Stornellata Romana” (1947).
Muore a Roma il 24 marzo 1962.
Il suo nome entra nella toponomastica del comune di Monteleone di Spoleto, dove gli viene intitolato il Corpo Bandistico, il largo antistante Porta Spoletina, già “Piazzetta Spoletina” (nel 1999, in occasione del centenario dalla nascita) e il Teatro Comunale (nel 2012, il cinquantenario dalla sua scomparsa).
La casa monteleonese di Carlo Innocenzi (oggi di proprietà Venanzi) è sita in via del Carmine e conserva ancora al suo interno alcuni ricordi e testimonianze del maestro.